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Caffè Decaffeinato: miti e realtà

Quando si parla di caffè decaffeinato, le opinioni si dividono: c’è chi lo considera un’alternativa salutare, chi lo snobba come “finto caffè” e chi non sa esattamente cosa aspettarsi. Ma qual è la verità? In questo articolo, firmato Caffè Camardo, vogliamo fare chiarezza sui miti che circondano il decaffeinato e svelare la realtà dietro ogni tazzina.

Miti e realtà

Spesso si pensa che il decaffeinato sia completamente privo di caffeina. Nella realtà, l’Unione Europea impone che contenga meno dello 0,1% di caffeina, il che significa che una tazzina ne può contenere tra i 2 e i 5 mg, a fronte degli 80–100 mg di un espresso tradizionale. Insomma, non si dorme di certo dopo averlo gustato, ma nemmeno si deve rinunciare completamente all’aroma autentico del caffè.

Un’altra diffusa convinzione è che il decaffeinato abbia un sapore “scialbo” o “annacquato”. In realtà, se il processo di decaffeinizzazione è eseguito con cura e partendo da chicchi di alta qualità, si ottiene un aroma ricco e ben bilanciato. 

Molti immaginano il processo di decaffeinizzazione come qualcosa di “chimico” e poco salutare. Al contrario, esistono metodi naturali come l’estrazione con acqua o l’impiego di anidride carbonica, che non lasciano residui né alterano l’essenza del chicco.

È vero che il decaffeinato è spesso associato a chi soffre di ipertensione o problemi cardiaci. Tuttavia, è una bevanda ideale anche per chi semplicemente desidera gustare un buon caffè a qualsiasi ora, senza rischiare di compromettere il sonno. Perfetto dopo cena, per dialogare con amici o coccolarsi in un momento di relax, il decaffeinato unisce utilità e piacere, senza limitazioni.

Senza caffeina, ma con carattere. Prova il decaffeinato Camardo e riscopri il piacere del vero espresso, ogni volta che vuoi.