

#ascuoladicaffe: La drupa di caffè
In natura tutto è perfetto e, infatti, anche la pianta del caffè ha trovato un modo per proteggere e regalarci il chicco tanto amato in tutto il mondo. A differenza di quel che si potrebbe pensare, il chicco di caffè non matura in un baccello, ma è racchiuso, da solo o con un gemello, nella drupa: la ciliegia che protegge i chicchi del caffè fino alla raccolta, come se fosse uno scrigno.
Nonostante sia abbastanza difficile vedere una drupa nella vita di tutti i giorni e toccarla con mano, è possibile che più di qualcuno l’abbia vista almeno una volta passando nello stabilimento di Camardo: abbiamo, infatti, numerose piante nella hall dei nostri uffici, dove hanno trovato un microclima che favorisce il loro sviluppo. Siamo particolarmente affezionati a questi alberi di varie dimensioni perché sono tutte piante figlie di chicchi che Bartolomeo Camardo aveva riportato dal suo viaggio in Sud America, moltiplicatisi nel corso dei decenni grazie alle amorevoli cure di famigliari e dipendenti che sono stati capaci di far crescere e sviluppare queste piante di caffè con affetto: è questo il motivo per cui noi siamo legatissimi a questo grande angolo verde.
Chi non ha mai fatto visita alla nostra azienda, probabilmente potrà aver visto la drupa in foto senza sapere di cosa si trattasse, poiché la drupa del caffè a primo acchito sembra una ciliegia! Ebbene sì, al picco della maturazione, la ciliegia del caffè ha un colore rosso brillante che indica che il momento perfetto per la raccolta è giunto. Ma facciamo un passo indietro e vediamo come si arriva a questo rosso sgargiante.
A differenza del fiore, che ha una fioritura molto rapida, la maturazione della drupa del caffè dura mesi, per la precisione dai sei agli otto per l’Arabica, mentre per la Robusta si va dai nove agli undici. Sul tempo di maturazione incidono diversi fattori, come clima, tipo di terreno e, ovviamente, varietà di caffè. È possibile trovare sulla stessa pianta drupe che sono a diversi stadi della maturazione e, di conseguenza, la pianta appare molto colorata: la drupa del caffè, infatti, cambia colore nel corso dei mesi e passa dal verde iniziale, al giallo, fino all’emblematico rosso che indica il momento ideale per la raccolta (ad eccezione della varietà Bourbon che rimane gialla).
Aprendo la drupa possiamo osservare il meraviglioso modo che Madre Natura ha inventato per proteggere i chicchi: sotto la parte esterna rossa, una polpa biancastra avvolge i due chicchi collocati uno di fronte all’altro; attorno ad essi troviamo altre due pellicole, il pergamino e la membrana argentea. Solo dopo aver rimosso tutti questi strati protettivi possiamo raggiungere finalmente i chicchi di caffè, i quali, a differenza di quanto qualcuno possa immaginare, non sono marroni (questo colore si rivela solo dopo la tostatura), bensì verdi, pronti ad essere torrefatti e miscelati per raggiungere le tazzine di tutto il mondo.